Oggi parliamo di Leishmaniosi, una malattia emergente nelle nostre zone, ma endemica in gran parte della penisola Italiana e in numerosi paesi esteri. La malattia causata dal parassita Lishmania spp. è molto varia, e, facendo una breve ricerca su internet è possibile vedere numerosi articoli a riguardo, non è quindi mia intenzione fare un trattato medico a riguardo, spiegherò dunque in breve alcune cose che ritengo importanti.
La leishmaniosi è una malattia protozoaria trasmessa da insetti vettori (flebotomi) endemica in più di 70 Paesi del mondo, compresi quelli dell’Europa mediterranea. Diverse sono le specie di Leishmania che possono causare malattia sia nell’uomo che negli animali. Nel nostro continente la maggior parte dei casi umani diagnosticati è riferibile alla Leishmaniosi Viscerale Zoonotica (LVZ) e alla Leishmaniosi cutanea (LC) causate da Leishmania infantum (sinonimo Leishmania chagasi), il cui serbatoio naturale è rappresentato dal cane domestico. La malattia che si sviluppa nel cane, causata dallo stesso agente eziologico, viene definita Leishmaniosi canina (CanL). Nelle aree in cui l’infezione è endemica, anche i gatti sono esposti al parassita, possono fungere da potenziale serbatoio secondario di L. infantum e, occasionalmente, manifestare la forma clinica della patologia.
VETTORI
L’infezione da L. infantum è trasmessa da diverse specie di ditteri ematofagi del genere Phlebotomus (Fig 1). I flebotomi sono piccoli (circa 3 mm di lunghezza) insetti ematofagi con abitudini prevalentemente notturne o crepuscolari, che si muovono in un’area di circa 1 km dal sito di riproduzione. Essi hanno un ruolo determinante nella trasmissione della patologia, in quanto al loro interno avviene lo sviluppo e la replicazione della forma infettante del parassita. I maschi si nutrono di succhi vegetali, le femmine di sangue. Le femmine pungono esclusivamente nelle ore serali-notturne (tramonto-alba) in un periodo compreso tra la metà di maggio e la fine di ottobre (stagione di trasmissione; nei paesi con clima tropicale la trasmissione può avvenire durante tutto l’anno). In Italia, ad oggi, si può considerare endemico tutto il territorio nazionale. Infatti, le prevalenze maggiori si riscontrano nei territori costieri del Centro-Sud e nelle Isole, ma, negli ultimi anni, la Leishmaniosi è stata segnalata anche in numerose zone del Nord Italia, fino a pochi anni fa ritenute indenni. Nei focolai di CanL del Mediterraneo le prevalenze d’infezione variano tra il 10 e il 40%, con picchi che raggiungono il 70%.
SEGNI CLINICI
Non metterò fotografie di cani malati,non è il mio intento creare un articolo scientifico, le trovate ovunque, e potete cercarle senza fatica, posso invece dirvi che la leishmaniosi canina è una patologia cronica, pertanto i segni clinici possono manifestarsi in un arco di tempo variabile dai 3 mesi ai 7 anni dall’inizio dell’infezione.
Lo stato d’infezione (dimostrazione della presenza del parassita) non sempre è seguito da quello di malattia (presenza di segni clinici e/o alterazioni clinico-patologiche). La malattia può decorrere con sintomatologia grave ma anche in forma quasi inapparente.
I reperti clinici descritti più frequentemente comprendono: aumento di volume dei linfonodi, anoressia, depressione sensoriale, perdita di peso, ipotrofia muscolare, intolleranza all’esercizio, lesioni cutanee (noduli, ulcere, alopecia periorbitale, dermatite esfoliativa), oculari (cheratocongiuntivite, uveite), zoppia, poliuria-polidipsia e sintomi gastroenterici. Alcuni soggetti manifestano epistassi in associazione o meno ad altri sintomi; mentre in una minoranza di casi si evidenzia una crescita abnorme delle unghie, definita onicogrifosi. L’infezione da leishmania può potenzialmente colpire qualsiasi organo, tessuto o fluido biologico, pertanto è possibile rilevare una vasta gamma di segni clinici anche piuttosto eterogenei tra loro.
PROFILASSI
L’intervento sui vettori rappresenta un punto cruciale per la strategia di controllo nei confronti di L. infantum.
Interventi ambientali con insetticidi per diminuire le popolazioni di flebotomi, dove effettuati, sono stati caratterizzati da insuccesso. Il motivo dell’insuccesso nel controllo dei flebotomi nell’ambiente consiste nelle difficoltà di dosaggio degli insetticidi, nell’impossibilità di raggiungere i siti di riposo e riproduzione di questi insetti, nell’inquinamento ambientale, nell’attività residuale nei confronti di altri organismi e, non ultimo, nei costi elevati.
Al contrario, non permettere che il flebotomo si alimenti sul cane, significa prevenire l’inoculazione del protozoo e quindi l’infezione da Leishmania ad un ospite recettivo.
Una delle migliori strategie di profilassi è tenere il cane in casa dal tramonto all’alba, ma quella che ad oggi è considerata la migliore soluzione per il controllo della Leishmaniosi canina è l’utilizzo di prodotti chimici che abbiano una attività insetticida e repellente che creano quindi un effetto “anti feeding” nei confronti del flebotomo sul target canino.
VACCINAZIONE
Fino a poco tempo fa le profilassi vaccinali studiate sulla leishmaniosi non erano particolarmente efficaci. Ad oggi si è reso disponibile sul mercato un vaccino di nuova generazione che sembra avere una maggiore efficacia, unita a una ottima maneggevolezza. Sicuramente nessun vaccino può garantire al 100% che il cane vaccinato non prenda la leishmania, ma con questo nuovo sembra ci siano maggiori possibilità di efficacia. L’unione dei vari sistemi di profilassi aumenta considerevolmente la percentuale di copertura.
LE MIE RIFLESSIONI
Per fortuna nella zona dove opero regolarmente, al momento attuale non si annoverano un numero di casi tali da renderla “zona endemica”, anche se ormai dobbiamo ritenerci quasi circondati. Basta spostarsi di pochi chilometri e già si segnalano numerosi casi. Il mio consiglio è di coprire bene i cani con le profilassi a disposizione, aggiungendo differenti tipologie di strategie a seconda del rischio al quale il cane viene esposto.
Da quest’anno ho deciso di proporre a chi lo desidera, ma soprattutto ai proprietari di cani che viaggiano e si recano spesso in aree endemiche di eseguire il vaccino di nuova generazione. Abbiamo studiato una piccola offerta economica che permetta di eseguire un test di screening facendo test rapido per leishmania e vaccinazione a prezzo unico.
Per qualsiasi spiegazione e informazione siamo a disposizione
Controlla qui le zone endemiche e verifica se il luogo dove ti rechi è area a rischio.
https://www.scalibor.it/SCALIBOR-MAP-APP